Seminario formativo "Additive Manufacturing": terza edizione
Università La Sapienza di Roma
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Il 30 gennaio 2020, MSC Software, Altran e AGT Engineering hanno organizzato e presentato, nell’ambito del Focus Group Aziende del CAD di Ingegneria Aerospaziale dell’Università La Sapienza di Roma, la terza edizione del seminario formativo su: “Additive Manufacturing”.
Il CAD di Ingegneria aerospaziale ha istituito il Focus Group Aziende con i seguenti obiettivi:
- contribuire alla definizione del profilo professionale, per gli aspetti che riguardano obiettivi formativi specifici e sbocchi occupazionali identificati dal mondo del lavoro di riferimento, alla verifica dei percorsi formativi di Ingegneria aerospaziale e alla valutazione dei risultati di apprendimento,
- esaminare i profili professionali e le competenze dei laureati rispetto alle esigenze e aspettative delle aziende,
- migliorare l’efficacia e la qualità delle attività di tirocinio,
- stabilire/promuovere modalità di collaborazione tra l'università e le aziende,
- aumentare la visibilità delle aziende partecipanti per studenti e neolaureati.
La promozione della cooperazione tra le università e le imprese si propone come scopo ultimo quello di migliorare le possibilità di impiego dei giovani tramite lo sviluppo di curricula che rispondano alle necessità del mondo del lavoro, l’educazione all’imprenditorialità e la possibilità di effettuare esperienze pratiche in impresa durante gli studi. Il seminario formativo riconosce 1 CFU agli studenti partecipanti che hanno potuto acquisire importanti conoscenze per affrontare con successo il mercato del lavoro. Nel corso del seminario, a cui hanno partecipato 10 studenti e ricercatori (i quali hanno riportato impressioni molto positive incoraggiando a proseguire nell’iniziativa per i prossimi anni), sono stati illustrati da parte di MSC Software i principali processi di Additive Manufacturing, l’importanza di questa nuova e dirompente tecnologia sia per l’aspetto di processo manifatturiero che per tutte le sfide ingegneristiche e progettuali che comporta: dall’ottimizzazione topologica, alla caratterizzazione del materiale, dalla necessità di predizione degli aspetti strutturali, all’importanza di investigare le problematiche multifisiche e micromeccaniche associate al processo, con la necessità di conoscere e predire prestazioni, criticità, difettosità, vita a fatica, fattibilità, validazione dei componenti e dei sistemi realizzati mediante fabbricazione additiva. Sono stati presentati i principali codici di simulazione di processo (MSC Simufact Additive e Digimat Additive) che permettono di predire e valutare, sia per i materiali metallici che plastiche e compositi, gli aspetti microscopici e macroscopici della struttura ottenuta mediante AM, tenendo in considerazione gli aspetti termici, di posizionamento o orientamento del pezzo sulla tavola, del percorso scelto per il deposito delle polveri o dei filamenti di materiale, delle dimensioni e posizionamento dei supporti, della loro rimozione in termini di deformazioni e stress residui, valutando prima ancora di costruire effettivamente il pezzo, le condizioni ottimali di processo per riuscire a realizzare il prodotto al primo colpo, senza onerosi, obsoleti, inaccettabili processi del tipo “TRIAL and ERROR”.
Sono stati riportati molti casi industriali a testimonianza del valore della tecnologia di simulazione e di come si stiano diffondendo nei principali settori industriali, dall’aeronautico, allo spaziale, dall’automobilistico, al biomedicale, senza trascurare altri settori quali l’architettura, il design, i prodotti di consumo. Altran ha presentato risultati di altissimo valore scientifico ed industriale, permettendo così ai partecipanti di toccare con mano lo stato dell’arte della tecnologia nell’industria e la sua inarrestabile diffusione, ma anche la necessità di ampliare la conoscenza e la richiesta di figure professionali formate in questo ambito: come la attività ingegneristica sta evolvendo, nelle metodologia, negli strumenti, nelle collaborazioni interdisciplinari per stare al passo con le richieste del mercato, e quali sono gli aspetti di regolamentazione e certificazione che la nuova tecnologia richiede, che vanno sviluppati ed integrati nell’intero processo progettuale. AGT Engineering invece ha mostrato le più recenti applicazioni della tecnologia Additive nel settore aeronautico e spaziale, dalla progettazione di motori e palette alle strutture, allo spazio, e quali sono le prospettive di mercato per i prossimi 30 anni, evidenziando ancora una volta la necessità di competenza, conoscenza, formazione sui processi additivi. Infine, quest’anno, è stato possibile anche installare una stampante 3D nell'aula dedicata al seminario ed il processo di stampa è stato illustrato dall’ing, Gianfranco Marrocco, permettendo agli studenti di apprezzare e comprendere gli aspetti pratici del processo stesso, andando a realizzare un componente (planetario) in materiale plastico, attraverso il processo FDM.