Impostazione di modello multibody per un veicolo basculante a quattro ruote

Università di Modena

L’attività di tesi è stata svolta in collaborazione con un’azienda produttrice di veicoli basculanti. In particolare, è stato analizzato e creato un modello multibody del veicolo basculante a quattro ruote della suddetta casa costruttrice. Si tratta di un veicolo non convenzionale in quanto è una via di mezzo tra una motocicletta e un’autovettura. Infatti, pur presentando quattro ruote, le sue sospensioni brevettate gli consentono di rollare con angoli paragonabili a quelli dei veicoli a due ruote. Tuttavia,  i sistemi sospensivi presenti sia all’anteriore sia al posteriore non sono meccanici, ma bensì idropneumatici. Per questa ragione, si è deciso inizialmente di ideare un modello meccanico equivalente, come approfondimento dell’analisi condotta per comprenderne meglio il funzionamento e per facilitarne la modellazione. Come è facile intuire, l’attività si è quindi focalizzata principalmente sullo studio e sulla riproduzione delle sospensioni.

modello_equivalente_0sospensione_anteriore_0

Una volta concluse le analisi preliminari e di caratterizzazione di questi sistemi, si è scelto di modellare il veicolo all’interno dell’ambiente Adams Car. Nello specifico si sono creati i template delle sospensioni anteriore e posteriore, sterzo e un modello concettuale rappresentante l’intera trasmissione e il motore monocilindrico.

Nel caso particolare delle sospensioni, si è ricreato il modello equivalente all’interno del Template Builder, inserendo dei tradizionali ammortizzatori, costituiti da molle e smorzatori. Inoltre, per riprodurre più fedelmente il comportamento reale di questo veicolo basculante, si è deciso di sfruttare le potenzialità del software tramite l’introduzione di attuatori. Più precisamente, si è deciso di governarli mediante la formulazione di due funzioni diverse, generando così due versioni differenti dello stesso modello. Ciascuna di queste è adatta allo sviluppo di determinati casi di studio. Infatti, per esempio, in un primo modello si è impostata la funzione spline 3D, che è capace di variare la relativa risposta delle sospensioni in funzione della simulazione di interesse, ovvero a seconda che si analizzi il solo rollio del veicolo o il solo beccheggio, generato da un’accelerazione o da una frenata.

spline_3d

Nel secondo caso, invece, si è introdotta una funzione step in grado di modulare la risposta del mezzo in base all’ampiezza dell’angolo di beccheggio dell’intero veicolo. In questo modo è possibile simularne il comportamento, assunto durante l’esecuzione di successive manovre diverse.

step

Per quanto riguarda l’anteriore, sono stati riprodotti anche i tiranti di sterzo, di camber, nonché il sistema di sterzo. Per evitare eventuali problemi con il file driver del codice, si è adattato il modello preesistente di sterzo per autovetture, rendendolo similare a quello oggetto di studio.

Invece, per ovviare alla grande complessità intrinseca della modellazione dell’intero sistema di trasmissione, si è optato per l’impiego del template motore-cambio già presente all’interno del database di Adams Car. In particolare, sono stati inseriti i dati reali per meglio caratterizzarlo, si è emulato il cambio CVT e infine, con opportuni rapporti di trasmissione, si è valutata e rappresentata l’intera trasmissione.

Per ultimo, si sono assemblati i vari template nello Standard Interface, completando così la creazione del modello dell’intero veicolo.

modello_veicolo

Chiaramente il progetto svolto risulta essere un’impostazione di modello multibody, in quanto manca la modellazione, per esempio, degli pneumatici che consentono ampi rolli durante la percorrenza di curve simulate, o la modellazione più dettagliata della trasmissione, da cui è possibile tenere conto degli effetti giroscopici. Tuttavia, tramite alcune prove, si è concluso che il software Adams Car, per le molteplici funzionalità di cui dispone, è in grado di rappresentare e analizzare anche veicoli non convenzionali, come quello preso in esame.

Autore: Benedetta Tocci

Relatore: Prof. Silvio Sorrentino